15/10/07

Convertitore valute per cambio online

Per chi si occupa di operazioni finanziarie, il convertitore delle valute online è uno strumento molto utile e fondamentale per calcolare il cambio da euro a dollaro e i vari andamenti della moneta, e per questo motivo noi preferiamo affidarci al sito di Yahoo Finanza per conoscere il tasso con gli aggiornamenti sempre precisi.
Il servizio è davvero molto semplice da utilizzare, perché basta aprire la schermata dell'applicazione, si inserisce l'importo e il gioco è fatto, inoltre si possono usare anche le virgole e i numeri decimali.

Adesso non so se esistono altri strumenti simili al convertitore di valute per calcolare il cambio online, perché per esempio mi viene in mente quello che propone Google tra i vari prodotti realizzati dalla società americana, ma per quanto mi riguarda mi sono trovato sempre molto bene con questo.
Sicuramente l'utilità non la trova soltanto un addetto ai lavori, perché se penso a qualcuno che deve viaggiare e quindi si reca in qualche località dove si è fuori dal campo euro, immagino che troverà dei vantaggi nel poter prevedere quanti soldi gli servono per la sua permanenza fuori dall'Italia.

Io stesso, quando sono andato negli Stati Uniti, ho fatto tesoro di questo programma per capire il tasso di cambio online da calcolare tramite il convertitore di valute da euro a dollaro o per altre monete diverse, prima di andare in banca e così ho potuto fare una previsione della spesa che avrei sostenuto e di quanti contanti avevo bisogno almeno per comprare gli articoli fondamentali al momento dell'arrivo a destinazione, perché in alcuni casi non basta avere la carta di credito e il bancomat.

Ormai si paga tutto con questi strumenti elettronici, però per i piccoli acquisti non si sa mai, quindi preferisco portare sempre con me delle somme in liquidità invece di rischiare di non poter usufruire di alcuni bisogni basilari.

16/07/07

La squadra di calcio più debole al mondo

In Italia fa sicuramente ridere vedere il video della squadra di calcio più debole al mondo. Per chi ama lo sport, vedere i giocatori per i quali si tifa con tanta grinta perdere in un modo incredibile è sicuramente doloroso.
Alla fine di questo post ho messo il video di una partita che è rimasta nella storia per la dimostrazione scarsa davvero al limite di una squadra di calcio più debole al mondo e per la precisione stiamo parlando della nazionale che nell'anno 2001 ha perso per bel 31 gol a 0 senza segnare nemmeno un goal, precisamente parliamo della disputa tra la Samoa Americane e l'Australia e quest'ultima ha potuto guadagnare un risultato che forse mai più nessuno è riuscito a superare con una vittoria.

Altro che grandi nomi che in Italia hanno rappresentato un grande successo planetario come Diego Armando Maradona o Michel Platinì, perché nell'episodio di cui stiamo parlando c'è proprio da dire che la stoffa da campioni se la possono scordare per sempre.
Se andiamo a vedere la storia della squadra di calcio più debole al mondo, scopriamo che la carriera di questa nazionale è stata un flop continuo, infatti noterete che non si è mai classificata ai mondiali e non oso immaginare la qualità degli allenatori e dei giocatori stessi che sono stati cambiati nel tempo.

Non è affatto uno scherzo, perché questa è una notizia assolutamente vera, come si può apprendere anche su Wikipedia, al punto che quando ho raccontato dell'esistenza di questa situazione ad alcuni amici di Facebook, mi hanno subito chiesto come si chiama il gruppo di cialtroni e poi hanno detto che avevo inventato questo episodio.

Invece è tutto vero, e anch'io ho guardato il filmato della squadra di calcio più scarsa del mondo su Youtube in maniera incredula, perché per noi che abbiamo una tradizione sportiva che è orientata principlamente su questo settore, sarebbe una vergogna vedere di domenica una cosa del genere.

26/06/07

Fare soldi con l'agricoltura e angurie

Non è mai facile guadagnare tanti soldi con l'agricoltura. In Italia la sfida economica e del commercio si sa fare soltanto tra i produttori e i consumatori locali, prendiamo come esempio i meloni, nei campi vengono venduti a pochi centesimi, al mercato il prezzo tocca alcuni euro e un pollo costa più o meno lo stesso, tanto per fare un esempio preso da un articolo di Repubblica.
In Giappone, forse sono più furbi di tutti, infatti hanno messo su una vera e propria fabbrica dell'anguria cubica, distribuendo il frutto dalla forma curiosa di cubo in tutto il mondo, grazie anche all'aiuto dell'e-commerce e inserendolo comodamente nelle scatole il prodotto per fare soldi con l'agricoltura.
Certo, la nostra cultura e soprattutto le colture della nostra favolosa terra che, ci regala buonissimi frutti, non ci permetterebbero mai di produrre la frutta geometrica, per via di una giusta attenzione nei confronti dei procedimenti che devono prestare la necessaria avvertenza nella cura dell'aspetto naturale e salutare, anche se spesso nelle cassette delle bancarelle dei mercati compriamo e mangiamo ciò che proviene da altri paesi dove non ci sono le stesse certificazioni che vengono richieste da noi.
Come fare subito soldi in agricoltura? Sappiamo tutti che molti grandi commercianti italiani delle più grosse aziende cooperative preferiscono esportare le prelibatezze della nostra terra all'estero a prezzi molto bassi, per poi acquistare  le solite schifezze da altre nazioni, così come possiamo scoprire attraverso le inchieste dei quotidiani e dei programmi televisivi che realizzano dei documentari come su Presa Diretta oppure su Report attraverso la Rai.

Ma ritornando alla notizia curiosa della fabbrica di angurie cubiche come metodo per fare soldi con l'agricoltura tramite idee innovative. Dobbiamo ammettere che anche questa volta i giapponesi ci hanno stupito con una trovata curiosa e molto interessante dal punto di vista dell'e-commerce.

14/05/07

Ratzinga muratore e la chiesa possiede

Ci sono delle informazioni sui beni della Chiesa che, quando cominciano a fare il giro tra le notizie che riguarda il patrimonio immobiliare italiano su internet e sui quotidiani stampati, fa arrabbiare davvero la gente che mostra di avere delle opinioni perché pensa con la sua testa, soprattutto se si parla di soldi che appartengono a qualche individuo oppure ad un mondo che dovrebbe occuparsi del bene comune, invece di accumulare le ricchezze.
Un articolo di Dagospia intitolato Ratzinga muratore, la Chiesa possiede un determinato patrimonio immobiliare italiano, ha svelato la percentuale che appartiene ai capi della principale religione diffusa nella nostra nazione e da questa indagine la cifra non è assolutamente da trascurare, anzi forse farebbe preoccupare tutti i credenti e fedeli che hanno dedicato la loro vita a fare offerte e donazioni per mantenere questo apparato del Vaticano che ammonta attualmente al 20-22% di tutti i possedimenti nazionali.
Insomma, il commento che verrebbe da fare a caldo sul patrimonio immobiliare italiano complessivo, subito dopo aver letto questi dati sui beni della Chiesa, ci lascia perplessi sulla bontà di chi chiede sacrifici per aiutare i più deboli, mentre in realtà nei secoli ha accumulato un potere economico che invidierebbe chiunque si occupa di affari sia a livello privato che istituzionale.

A questo punto ci verrebbe da gridare a gran voce: cos'è questa storia dei beni della Chiesa e di tutto il patrimonio immobiliare italiano posseduto?
Invece, come sempre, dopo il clamore iniziale, tutto viene sepolto dalla mancanza di memoria, perché la popolazione dimentica subito e va avanti mentre si rompe la schiena di lavoro onesto e mentre contribuisce anche con l'otto per mille obbligatorio per pagare ulteriormente chi, in verità, non avrebbe bisogno di nessun tipo di aiuto perché potrebbe vivere di rendita.
Senza contare, inoltre, che qui stiamo parlando dei beni della Chiesa, cioè l'intero patrimonio immobiliare italiano, e di chi dovrebbe vivere nella povertà oppure almeno in modo umile per occuparsi della gente bisognosa sul serio, invece sembra di assistere all'esatto contrario, e noi cittadini dobbiamo sacrificarci per mantenere tutti i vizi e le virtù di chi intraprende questa vera e propria carriera con tanto di gradi di importanza.

07/03/07

Comprare auto all'estero consigli

Qualcuno sa dire veramente se comprare l'auto all'estero conviene, quindi sappiamo se esistono i consigli a questo riguardo prima di effettuare un acquisto e magari non ritrovarmi con una fregatura?
Le occasioni ci sono e le associazioni dei consumatori suggeriscono alle persone intenzionate a fare il grande affare di informarsi per bene per non trovarsi in una situazione difficile da gestire economicamente in un secondo momento.
Inoltre l'Unione Europea ha un proprio sito internet dove pubblica una tabella comparativa in cui si trovano i prezzi dei modelli più venduti dai costruttori più conosciuti, ma come al solito queste risorse utili come consigli per comprare auto all'estero non vengono pubblicizzate abbastanza correttamente, forse per non entrare nei conflitti di interesse con altre realtà che propongono gli stessi servizi a pagamento.

Quindi cosa fare dopo aver individuato la vettura e il paese dove è presente il venditore per fare l'acquisto ed eventualmente chiedere il finanziamento per sopportare la spesa che non è mai inferiore a diverse migliaia di euro?
Per non trovarvi di fronte a spiacevoli rincari, come consiglio considerate sempre bene i costi dell'IVA applicata a chi compra l'auto all'estero, in quanto di solito c'è l'abitudine furbesca di includere solo l'imponibile e psicologicamente non si vede il numero decisamente più alto quando si va ad aggiungere questa imposta.
Per fare un esempio simile, possiamo dire la stessa cosa di un prodotto di qualsiasi genere, dove per non far vedere la cifra tonda che ha un impatto decisamente più gravoso, si preferisce scrivere i classici centesimi che finiscono con il nove.

Un altro fattore da non escludere tra i consigli, riguarda le spese di viaggio che vi occorrono per andare a ritirare ciò che avete ordinato, oltre naturalmente ai costi aggiuntivi che comprendono la documentazione, il trasporto del veicolo ed altre imposte fisse quando si va a comprare l'auto all'estero.